I 7 passi per la felicità: lamentati di meno, apprezza di più

Che tipo di narrazione abbiamo? Negativa, positiva, lamentosa, ironica? Il modo in cui ci raccontiamo ciò che succede incide molto sul nostro umore e su come vediamo ed interpretiamo ciò che ci accade.

Possiamo scegliere di volgere lo sguardo verso ciò che non va: scoveremo tutti i minimi particolari negativi, lamentandoci della sfortuna e ponendoci in una condizione di vittime. Oppure possiamo scegliere di puntare lo sguardo verso le cose positive, imparando ad apprezzare ciò che spesso diamo per scontato.

Sei in salute? Hai un lavoro? Hai un tetto sulla testa? Stanotte hai potuto dormire in un letto caldo ed accogliente? Oggi è una bellissima giornata di sole?

Possono essere molte le cose positive da apprezzare, se scegliamo di vederle e dar loro importanza. Troppo spesso diamo per scontato queste cose, ma scontate non sono!

Impariamo ad apprezzare ciò che abbiamo, anziché lamentarci di ciò che ci manca.

Iniziamo ad essere grati. Questo condizionerà in positivo il nostro umore e farà spuntare il famoso sorriso di cui parlavamo nei primi articoli.

Scegli dove volgere lo sguardo. Scegli che tipo di narrazione e di umore vuoi che accompagnino la tua vita.

I 7 passi per la felicità: guarda di meno, agisci di più

Guardare ci pone in una condizione di passività, ci fa stare fermi. Fare ci rende attivi, ci fa mettere in atto azioni volontarie e consapevoli dirette ad un obiettivo.

Spesso chi non è felice sta fermo: si lamenta, giudica, ma non fa nulla per cambiare la propria condizione e non prende in mano la propria vita per modificare ciò che non va. Le persone felici, al contrario, sono attive; costruiscono la loro felicità, investono tempo ed energia per raggiungere obiettivi, coltivare relazioni, hobby, dedicando cura ed attenzione a se stessi.

Guarda di meno gli altri.

Guarda di meno ciò che non va nella tua vita.

Scegli di agire, di investire energie ed attenzione al raggiungimento dei tuoi obiettivi e della tua serenità.

A cosa vuoi dare priorità? Su cosa ti vuoi concentrare?

I 7 passi per la felicità: giudica di meno, accetta di più

Come si fa ad essere felici se si giudica tutto e tutti? La felicità presuppone la capacità di lasciar andare il giudizio. Volgiamo lo sguardo verso noi stessi anziché verso l’altro. Ognuno è padrone della propria vita e delle proprie scelte, anche se a volte queste possono avere delle conseguenze su di noi. Ma ognuno di noi ha la possibilità di reagire ed agire in seguito alle scelte degli altri, facendo a sua volta le proprie scelte in base a ciò che è meglio per se.

Non sempre condividiamo le scelte altrui, ma questo non spetta a noi: accettiamo e concentriamoci su di noi, sulla nostra vita e sulle nostre scelte.

Un giudizio che può compromettere la felicità è anche quello che diamo a noi stessi. Spesso tendiamo ad essere molto severi, molto duri. Impariamo ad accettare le nostre fragilità, i nostri sbagli, le nostre debolezze. Miglioriamoci sempre, ma senza condannarci o flagellarci se e quando sbagliamo.Siamo umani, impariamo a conoscere noi stessi giorno dopo giorno… accettiamoci ed amiamoci di più. Questo ci permetterà, a sua volta, di accettare ed amare di più anche gli altri.

I 7 passi per la felicità: parla di meno, ascolta di più

Parole, parole, parole. Ascoltare sembra diventata un’attività secondaria, poco importante. Se non dico la mia non posso affermarmi, devo esprimermi, devo parlare. Viviamo in un periodo in cui si è molto concentrati su se stessi, e questo porta ad avere poca attenzione e predisposizione verso l’altro.

Chi è in pace con se stesso, chi è sereno, non ha bisogno di sovrastare l’altro, non ha necessità di imporsi, non si sente schiacciato dalle parole dell’altro e dal rimanere in ascolto.

La parola “ascoltare” significa udire attentamente qualcuno, accogliere. Mi piace molto il termine accoglienza unito a quello di asciolto: se mi metto in ascolto ho la possibilità di accogliere molte cose. Suoni, sensazioni, emozioni, percezioni, colori, sfumature. Quando siamo presi dal parlare perdiamo di vista tanti dettagli. Ponendoci in una situazione di ascolto, invece, possiamo ricevere molto di più.

Spesso si ha difficoltà anche a stare nel silenzio: si accende la radio o la televisione pur di avere un suono in sottofondo. Cosa c’è nel silenzio? Ci siamo noi, c’è l’ambiente che ci circonda. Il silenzio di permette di ascoltare e accogliere tutto ciò che c’è, di diventarne consapevoli, di poterlo apprezzare appieno.

Ma questo può accadere solo se siamo noi a concedercelo…

I 7 passi della felicità: sorridi di più

Sorridiamo perché siamo felici o siamo felici perché sorridiamo? In realtà entrambe le cose! Quando stiamo bene ci viene più facile sorridere, come se con il sorriso volessimo trasmettere felicità e condividerla con gli altri. Ma è anche vero che sorridere migliora il nostro umore. Fate una prova: fermatevi un attimo e sorridete. Come vi sentite? Il gesto di sorridere attiva una serie di neuroni e sensazioni che ci fanno sentire meglio.

Una persona che sorride piace, è luminosa, e a sua volta ci fa sorridere. Se ci guardiamo allo specchio apprezziamo di più il nostro viso sorridente, che non un viso con un’espressione accigliata o contrariata.

Non aspettiamo di raggiungere quel traguardo per poter essere felici, o quella chiamata, o quell’obiettivo particolare. Iniziamo da noi, iniziamo cambiando la nostra mimica facciale: smettiamola di aggrottare le sopracciglia: sorridiamo!

I 7 passi della felicità: pensa di meno, agisci di piu

Quanto tempo sprechiamo a rimuginare, elaborare, ripensare, ricordare? Questo ci pone in una condizione di passività, facendoci finire in un circolo di pensieri molto spesso negativi e che ci appesantiscono.

Agire ci fa sentire attivi, ci rende protagonisti delle nostre scelte, della nostra vita, dei nostri comportamenti. Se agiamo stiamo costruendo qualcosa. Stiamo contribuendo a costruire la vita che vogliamo e questo ci fa sentire bene.

La felicità non è qualcosa di inafferrabile, ma deve essere costruita giorno dopo giorno mettendo in pratica piccoli gesti, modi di fare, modi di vivere che ci fanno andare nella giusta direzione e ci fanno star bene. Se rimugino, penso, elaboro, ma non agisco mi troverò bloccato, fermo, senza possibilità di evolvere.

La vita è la nostra e siamo noi i protagonisti. Non possiamo restare fermi a guardare.

Iniziamo ad agire! Da cosa vuoi partire? A te la scelta.

La felicità…è lo sguardo verso noi stessi

Molte persone perdono tempo ed energie a guardare ciò che fanno gli altri. A confrontare, a giudicare, a paragonare, ad invidiare.

Ma per essere felici dovremmo volgere lo sguardo verso noi stessi, investire le nostre energie e il nostro tempo in cio che riguarda noi stessi N

Non ha senso fare paragoni. Il giardino del vicino ci sembra più verde? E allora impegniamoci affinché anche il nostro lo diventi. Un po’ come si fa con un vero giardino: mettiamoci cura, attenzione, dedizione. Giorno dopo giorno, dando acqua, fertilizzante, togliendo le erbacce (liberandoci di ciò che ci appesantisce e lasciandolo andare). Costruiamo ciò che vogliamo.